The project, born in 2017 on the occasion of a workshop conducted within the festival “La Democrazia del Corpo” directed by Virgilio Sieni in Cango, originates from some reflections by Daniele Ninarello around different compositional and movement practices aimed at experimenting the continuous creation of a new space starting from the body.

This space is an outside in which all things happen simultaneously and we with them, and the only action of the body is its total willingness to let itself be moved by the things that happen around it, orienting itself among them through its own deductions and intuitions.

Primitive Accomodation tries to discover what animates the body in its desire to constantly find a new unity with the outside, questioning the restlessness that generates displacement and the need for a new place to be, and in this new unity find itself in an ancient and primitive dimension. The performance reflects on the nomadic and at the same time sedentary nature of the human figure, observing how in our infinite pursuit we are moved by the desire for a primitive warmth, for a return to the origin.

Il progetto, nato nel 2017 in occasione di un laboratorio condotto all’interno del festival “La Democrazia del Corpo” diretto da Virgilio Sieni a Cango, ha origine da alcune riflessioni di Daniele Ninarello attorno a diverse pratiche compositive e di movimento volte a sperimentare la continua creazione di uno spazio nuovo a partire dal corpo.

Questo spazio è un fuori in cui accadono simultaneamente tutte le cose e noi con loro, e l’unico agire del corpo è la sua totale disponibilità a lasciarsi muovere dalle cose che accadono intorno orientandosi fra di esse attraverso le proprie deduzioni e intuizioni.

Primitive Accomodation cerca di scoprire che cosa animi il corpo nel suo desiderio di trovare costantemente una nuova unità con il fuori, sondando l’inquietudine che genera lo spostamento e la necessità di un nuovo luogo in cui stare, e in questa nuova unità ritrovarsi comunque in una dimensione antica e primitiva. La performance riflette sulla natura nomade e insieme sedentaria della figura umana, osservando come in questo nostro infinito inseguimento siamo mossi dal desiderio di un calore primitivo, di un ritorno all’origine.